Sempre dietro le quinte, ma il comune denominatore è in una parola: cura. Tutto passa da lì. Progetti, programmi, ambizioni, risultati: obiettivi che s’incrociano e nascono in un unico terreno. Quello in cui si tessono relazioni significative, dove ogni condivisione ha un senso preciso, dalla più seria alla più scanzonata, dove il lavoro di campo è solo uno dei passaggi che portano al successo se non si lavora bene dietro la scrivania. Marco Santopaolo è più che un semplice segretario amministrativo dell’Audace Cerignola. Passa tutto dalle sue mani e nessuno lo dice. Ora, l’occhio è gonfio d’orgoglio. Traspare, limpido, pure un filo di commozione. Per amore dei colori. Per amore della piazza di Cerignola, della gloriosa storia della società ofantina. Non ama essere sotto i riflettori, lui vive per il bel calcio, come un cultore dell’estetismo, della raffinatezza applicata al pallone. “Non ci sono parole per descrivere l’amore della città per questa maglia – si lascia scappare Santopaolo durante una breve telefonata -, vivere questo amore è qualcosa di unico e speciale per me“. Questo è Marco Santopaolo: poche parole, ma intense.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)