l Torremaggiore resta in Prima categoria dopo una stagione turbolenta. La vittoria nella finalisisma play-out con il Rocchetta (2-0) di domenica scorsa, ha riportato a galla il blasone della squadra rossoblu che solo qualche stagione fa militava nel campionato di Promozione.

Una gioia immensa, profonda per Zappatore, Giuliani, Carchia e Caputo che hanno compiuto un vero e proprio miracolo. Dopo la gara, tra le grida di gioia levate al cielo, c’è stata quella lunghissima e liberatoria di Emilio Soldano, tecnico-giocatore artefice della cavalcata che ha centrato la permanenza. Un piccolo grande capolavoro: tutto in poche settimane quando tutto sembrava essere ormai compromesso. Per lui, sono lacrime di felicità.

Siena, Ferrara, Rendina, D’Orsi, Cordone e Messinese non hanno mai mollato. Hanno avuto la forza, l’energia, l’entusiasmo, le idee, il buonsenso e la gamba per rimettere in sesto la stagione.

Il dg Matteo Potenza non sta nella pelle. “Ho le lacrime di gioia – commenta – questo successo mi ripaga di tante cose. La forza di ritrovare la serenità in queste ultime gare? La capacità di tutti di interpretare in campo ed in società un pensiero unico. Non avremo dominato la partita se non ci fosse stato un grande gruppo, ma i risultati parlano per noi. L’intero gruppo ha sopperito alle mancanze di alcuni elementi che abbiamo perso per infortunio, questa vittoria mi resterà dentro: per me che ho il Torremaggiore calcio nel cuore è una soddisfazione bellissima. Ringrazio tutti indistintamente: ora godiamoci la festa. Dopo una grande corsa, ce la meritiamo tutta”.