Voce del verbo sorprendere. Oltre i pronostici, oltre i pareri di chi riduce tutto ai regali della sorte. Lo Sporting Apricena, nel campionato regionale di Prima categoria, è quarta a quattro punti dalla vetta dopo il successo nell’ultima giornata di campionato sul Bitetto (2-0). Certo se il rammarico dei tanti punti lasciati per strada, ma al tecnico Vincenzo Ferrara, va bene così. In un campionato difficile come quello regionale, spesso anche i pareggi possono essere considerati della vittorie.
Alla ripresa del campionato, il prossimo 7 gennaio, il derby in casa dello Stornarella per De Mare, Santarelli, Mastrodonato e Cercone. Uno Sporting Apricena, tacita e silenziosa ma che quatta quatta è uscita dal suo guscio, mostrando sinora una solidità che nessuno s’immaginava. Sarà che il tempo è tale da garantire più di un rivolgimento in una Prima categoria che ad oggi non ha ancora ben delineati i valori delle battistrada, ma il dato oggettivo è incontrovertibile: oltre al solito Catalano, classico uomo in più, c’è un progetto che funziona ed un gruppo che, conoscendosi e metabolizzando la categoria, ha imparato a farsi largo da solo, con le proprie forze. Il tecnico Ferrara, dopo un proficuo biennio, anche quest’anno è entrato nello spogliatoio in punta di piedi, cercando il vestito giusto per i suoi, adattando il suo calcio ad un gruppo tanto rodato quanto pronto a ricevere nuovi stimoli.
Una scelta azzeccata: i numeri non si discutono, il campo non mente mai e nemmeno gli addetti ai lavori, ormai, vedono l’ascesa dei blugranata come la classica meteora del girone d’andata. Non è una fatalità se Kasemi, Arnese, Cursio e Scanzano sono a ridosso della vetta. E’ il segno che la forza delle idee, quando legittimate dal collettivo e condivise nell’atto della messa in pratica, possiede ancora una potenza trasformatrice in grado di stravolgere i pronostici e di mettere sul piedistallo giocatori ancora, di fatto, quasi anonimi. C’è chi dice che i veri valori usciranno, ma lo Sporting Apricena non è affatto propensa a mollare. Ora il periodo di sosta, poi tutte le gare varranno doppio per chi vuole restare nelle parti alte della graduatoria.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)