La squadra vince e convince, vola ad un solo punto dalla vetta del campionato di D , ma il pubblico al “Monterisi” è sempre meno: domenica dopo domenica. Anche contro la Fulgor Molfetta buona parte della tribuna era desolatamente vuota.
Dai 4 mila dei mesi di settembre e ottobre, si è passati già da un mesetto a questa parte ad una media spettatori che non supera le 2 mila unità. Eppure la squadra, ritornata in serie D dopo 19 lunghi anni, è in lotta per qualcosa di storico: mai negli ultimi 30 anni si è lottato per qualcosa di così prestigioso. La tifoseria pretende, la società è pronta a fare altri sacrifici ma serve sapere che la città risponde a quanto di buono sta facendo questa società con l’attuale amministrazione che ha già stanziato un milione di euro per la ristrutturazione del “Monterisi” per una eventuale Serie C.
Delusa la proprietà, il presidente Nicola e il patron Michele Grieco si aspettavano di più. “Vogliamo dare il massimo come società per questa città e per questa tifoseria – dice il presidente Nicola -, ma ci aspettiamo che la gente di Cerignola ci sia vicina e dimostri il suo attacamento venendo allo stadio la domenica: se in futuro non ci saranno le condizioni non è detto che ci potremmo fare da parte”.
Intanto la classifica sorride: ad un solo punto dalla vetta, complice i pareggi delle contendenti alla vittoria finale. Il Cerignola continua a risalire la classifica. Un Cerignola che fila via come un treno. Un crescendo rossiniano. Sempre più potente, sempre più veemente. L’avanzata di questa Audace Cerignola non sembra conoscere ostacoli. A passo spedito, l’Audace Cerignola, incede tra le pretententi alla categoria superiore. Sotto la sapiente guida di Teore Grimaldi: arriva a quota otto la serie positiva della compagine cerignolana sotto la sua guida e per di più nelle ultime tre gare di campionato (quattro compresa la Coppa Italia) nessuna rete al passivo per i gialloblu.