Nonostante le ultime due sconfitte di seguito, in casa del San Severo c’è fiducia per acciuffare la salvezza diretta in serie D. Già, perchè in quattro giorni i giallogranata hanno perso con la terza della classe, l’Altamura (domenica scorsa per 2-1) e giovedì nel turno infrasettimanale con la capolista Potenza (1-0 per i lucani).
Due sconfitte si, ma subite ma a testa alta con Palumbo e soci che hanno giocato senza timori reverenziali con le due corazzate del campionato. Ora il riposo per le festività, poi si ritorna in casa con il Cerignola il prossimo 8 aprile. Rammarico, si tanto rammarico per non aver raccolto nulla in queste due gare. Insomma, orgoglio e amarezza insieme, l’uno di fronte l’altro, quasi costretti da una sorte poco benevola per i giallogranata. “Nelle ultime due gare – dice il tecnico Francesco Pompilio che sostituisce in panchina lo squalificato Mimmo Giacomarro – abbiamo sempre provato a giocare a calcio e spesso ci siamo riusciti. Peccato per i risultati, ma resta il fato che questo è un gruppo di anime buone e di ottimi calciatori. Sono sicuro che giocando bene i risultati in questo finale di stagione arriveranno. Dispiace non poter avere in classifica più punti. I margini di miglioramento per molti sono ben ampi – ammette Pompilio -. Nelle prossime gare daremmo sempre il massimo”.
Crescere sotto il profilo della cattiveria agonistica. Basta una parola per costruire la slavezza in seire D. Semplice, ma categorico per tutti. Ora il San Severo deve metabolizzare in fretta le scorie delle deue socnfitte e credere ancora nella propria voglia di crescere e di raggiungere l’obiettivo. Sul piatto c’è una serie D che va difesa con i denti.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)
