L’intento è chiaro: non nascondersi. Evitando gli eccessi in ambo i sensi: ambizione e prudenza. Il Lucera, presentato in piazza alla sua tifoseria, cerca la via maestra in Prima categoria. C’è un’annata di semina appena conclusa che chiede d’esser messa a frutto in questa stagione. La materia prima c’è. Sarà la miscela a determinarne la qualità in un campionato da prender di petto. Lo sa bene mister Alfredo Bertozzi, pronto a dimostrare sul campo d’essersi meritato il secondo mandato. Maturità e spirito battagliero. Esperienza e panchina lunga. Al Lucera la ricetta è semplice, ma tarata sulla categoria. Una Prima difficile, dai campi imperfetti, il gioco rude, l’agonismo dominante. La convinzione della dirigenza è presto detta: per vincere nelle classi ‘povere’ del calcio ci vuole un animo operaio e una carta d’identità di una certa levatura.
Ed allora Curci, Patella, Valente e soci devono giocare di spada e non di fioretto. Ragionamento spicciolo, ma figlio di una verità quasi assoluta. Lo insegna la storia: i quartieri alti, per chi adotta la linea verde, sono affare per gente scafata. Ci vuole esperienza: al Lucera se ne sono resi conto in questi due anni di categoria. Coi giovani si pianifica il domani ma l’oggi è sofferenza. C’è poco da fare. Gli svevi quest’anno puntano in alto: è stato detto e ripetuto. Acquaviva, Di Gioia, Pompetti, Rotondo, Simone G., Torraco e Vigorito farebero la differenza anche nella categoria superiore, figuramoci in Prima. “Siamo partiti con lo spirito giusto – commenta il tecnico Bertozzi – e quest’anno abbiamo una rosa completamente intercambiabile, un’arma che negli anni scorsi non avevamo. Tutti i tesserati sono potenziali titolari e questo penso e mi auguro che sia un fattore che possa farci fare un salto di qualità. Ai play-off ci crediamo, continuiamo su questa strada.” Un centrocampo superlativo con i vari Bruno, Catano, Conticelli, Pellegrino, Salatto, Simone D., Stramaglia e Vallario. Ma nemmeno l’attacco scherzo: sugli attaccanti Balletta, De Paolis, Pilone, Ricci e Rizzi il tecnico Bertozzi con il suo collaboratore Fabrizio Di Flumeri ci scommette eccome. Un campionato difficile, quello di Prima categoria con almeno sei, sette squadre pronte a lottare per la categoria superiore.