Subito la voce grossa in un campionato che la vedrà sicuramente tra le favorite. la compagine del Trinitapoli del patron Giuseppe Di Benedetto passa sul campo del Monte Sant’Angelo (3-1) ed è già in vetta al torneo di Seconda categoria. E’ una partenza bruciante, quella confezionata da Mazzone, Sarcina, Mastrodonato, Capuano, Cispone e Domenico Ronzino che domenica scorsa, anche se in coabitazione con altre tre squadre, si è preso la vetta della graduatoria. Pimpante e travolgente in campo: di più non si poteva chiedere alla compagine del tecnico Savio Di Monte. Segno che i meccanismi, già oliati dal tecnico, girano già alla perfezione. La palla viaggia, le gambe rispondono, la testa comanda le operazioni, senza andare in affanno. E l’entusiasmo, che qui non può e non deve mancare, soffia già forte, fortissimo, gonfiando il petto dell’undici di Di Monte. Perchè quest’anno, pur senza troppi proclami, in casa del Trinitapoli il progetto è ambizioso. Le basi sono solidissime: impossibile negarlo. Un mercato coi fiocchi poi. Non ci poteva essere esordio migliore per Losapio, Ragno, Spadaro e Bombino. Un esordio coi fiocchi. Il mercato ha rinnovato notevolmente la rosa del Trinitapoli. Il gruppo sembra già amalgamato. Coi suoi pilastri e le sue certezze. Come valutare questo avvio di torneo “Ottimo, abbiamo lavorato sodo, tutti quanti. Stiamo bene insieme – ammette il tecnico Di Monte – e c’è un bel clima, chiunque viene volentieri all’allenamento. Il primo mese è stato importante per conoscerci ora dobbiamo dimostrare in campo quanto valiamo”. Matera, Stefanino, Marrocchelli, Ardito e Carmine Riondino non vogliono più fermarsi. Domenica prossima si gioca sul campo amico ed arriva il Casteluccio dei Sauri. “La voglia di far bene, c’è – ammette il responsabile tecnico Antonio Landi. Se riuscissimo ad avere sempre grandi stimoli possiamo arrivare lontano, ma pensiamo partita per partita, siamo solo all’inizio, domenica è una partita importante e vogliamo vincerla”. La gara con il Castelluccio dovrà essere affrontata con la stessa determinazione messa nell’ultima prestazioni, ma non bisogna commettere errori questo è un girone tosto dove un singolo episodio può fare la differenza, per cui in ogni match la tensione deve restare alta sino al triplice fischio. “L’obiettivo? Vogliamo restare in alto” conclude Landi. Il blocco è unito. Le idee molto chiare. Il senso delle misure non è mai stato perso per strada. E la nuova dimensione, adesso, impone scelte chiare e convicenti. Si tratta di una sorta di percorso di vita che porta sulla via di questo nuovo viaggio. Ora sotto con il Castelluccio: bisogna non lasciare nulla al caso. Assolutamente.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)