Da queste parti la parola “razzismo” non esiste, non è sul vocabolario. Domenica scorsa gli oltre 500 appassionati biancorossi presenti sulla tribuna del “Puzzone” hanno dato prova di una grande maturità contro il Lucera (gara persa in casa per 6-1) nel campionato di Prima categoria. A metà ripresa gli ospiti sostituiscono Mamah Obinna Kenneth (’98) che fino a qual momento era stato l’assoluto protagonista della gara con un paio di reti e diversi assist. Fischi? No, solo applausi. Dieci e lode per il pubblico cagnanese e per la società dell’Audace Cagnano che con i dirigenti Giovanni Coccia, Michele Marrucchelli, Giuseppe Russo e tutto il direttivo sta raccogliendo i frutti di quanto sta seminando in fatto di fair-play nella cittadina garganica. “Il nostro è un pubblico maturo e lo ha dimostrato in diverse occasioni negli ultimi tre anni in partite determinanti per la stagione in corso dove gli avversari pur vincendo sul nostro campo sono usciti tra gli applausi – dice il presidente Giovanni Coccia -, ricordo nella passata stagione la vittoria sul nostro terreno da gioco del San Ferdinando che ci costò l’accesso ai play-off, anche in quell’occasione solo applausi per gli avversari e per i sostenitori ospiti”. Il gesto di domenica scorsa conferma la crescita della cultura sportiva a Cagnano. “Il fair-play prima di tutto – puntualizza il vicepresidente Giuseppe Russo -, il rispetto che parte dai nostri giocatori in campo, che danno l’esempio, e termina con la dirigenza e con il pubblico.”
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)