Il recupero dei tanti infortunati sta facendo la differenza. Il Sant’Agata, nel campionato di Terza categoria pugliese, ha messo il turbo e domenica prossima sul terreno del San Nicandro calcio, cerca il tris. Sei punti nelle ultime due gare e zona play-off a quattro lunghezze. “In questi tornei se ti mancano due, tre elementi che fanno la differenza – ammette il direttore sportivo Rocco Messaggiero -, si vede eccome: sia in campo che nei risultati”. In effetti la compagine del presidente Ciccio Carrillo e del giovane tecnico Mario Sollazzo negli ultimi due mesi ha faticato parecchio per raggranellare punti. Ora la possibilità di entrare nella griglia degli spareggi per la promozione alla categoria superiore. Galano, Capotosto, De Rosa e soci, però, devono vincere anche lo scontro diretto di domenica prossima sul Gargano. “Non possiamo essere solo bravi, ma dobbiamo voler essere anche forti il che si traduce col volere e sapere portare a casa la partita anche quando hai di fronte un buon avversario – dice il tecnico Mario Sollazzo -. Noi siamo una squadra costruita per giocare a calcio e dobbiamo fare ciò che sappiamo fare imparando ad essere anche un po smaliziati quando serve. In certi casi bisogna puntare su altri aspetti, essere più furbi.” Una squadra che se vuole la zona play-off deve badare ai particolari e sui particolari bisogna essere decisivi. Nessun calcolo: Contro i garganici bisogna osare ed essere bravi a giocare con la testa. “Dobbiamo mantenere la concentrazione alta e da parte nostra dovremo dimostrare di essere affamati su ogni pallone” rimarca ancora Sollazzo. Servono testa e cuore, gambe e anima e questo Sant’Agata pare abbia questi attributi per poter far sua la gara.