Architetto in campo da giocatore, architetto da allenatore. Costruire il gioco. Lo faceva da calciatore con un passato illustre tra Puglia e Molise in serie, lo ha fatto anche quando è seduto sulla panchina di alcune squadre: il modo di giocare del suo Lucera mi è rimasto impresso con la squadra che si muoveva in campo che era un piacere, i calciatori sembravano un tutt’uno. Matteo Zito è uno di quelle persone a cui sono particolarmente affezionate: umile, sempre gentile e disponibile per il prossimo. mai una frase fuori luogo. Uno che però in campo le “dava” con la maglia del San Severo, dov’è cresciuto, ha disputato campionati da protagonista con il suo modo di stare in campo e di coprire ogni zona del campo. Un talento nel calcio di allora, un giocatore capace di fare la differenza di disegnare geometrie, di dettare in tempi. Un uomo pacato ed estroso al contempo che sia in campo che nelle sue avventure in panchina ha dimostrato di essere un “architetto” del pallone.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)