La scomparsa del Professor Italo Caratù ha fatto rimanere tutti di stucco. Un uomo che ha dato tanto alla nostra Capitanata-calcistica, impegnato in 
politica, nel sociale e sopratutto nello sport. Laureato in scienze motorie, il prof Caratu’ ricopriva la carica di consigliere in seno alla Figc -Lnd comitato regionale Puglia. Con la sua scomparsa, bisogna dirlo a carattere cubitali, la Capitanata ha perso molto “politicamente” in seno alla Figc pugliese. Docente di Scienze Motorie presso l’Università di Foggia e consigliere regionale del Comitato FIGC Puglia, Caratù era una persona nota a tutti per la spiccata appartenenza al territorio e stimata per l’instancabile perseguimento dei valori fondanti dello sport: lealtà, passione, rispetto e impegno. Chiunque abbia avuto ache fare con la pratica sportiva locale e regionale non può non averlo conosciuto ed apprezzato per l’enorme passione che lo ha sempre mosso. Badava alla concretezza ed amava i giovani nei quali riponeva tante speranze. Italo (mi permetto di chiamarlo così perchè avevamo una grande amicizia) ha speso una parte importante della sua vita sensibilizzando la Capitanata sull’importanza dei valori che sottendono ogni pratica sportiva. E’ andato via in punta di piedi, con grande dignità, come ha sempre fatto nel corso della sua vita e lascia una eredità di correttezza e sportività che va perseguita da tutti. PER ITALO 10 E LODE
politica, nel sociale e sopratutto nello sport. Laureato in scienze motorie, il prof Caratu’ ricopriva la carica di consigliere in seno alla Figc -Lnd comitato regionale Puglia. Con la sua scomparsa, bisogna dirlo a carattere cubitali, la Capitanata ha perso molto “politicamente” in seno alla Figc pugliese. Docente di Scienze Motorie presso l’Università di Foggia e consigliere regionale del Comitato FIGC Puglia, Caratù era una persona nota a tutti per la spiccata appartenenza al territorio e stimata per l’instancabile perseguimento dei valori fondanti dello sport: lealtà, passione, rispetto e impegno. Chiunque abbia avuto ache fare con la pratica sportiva locale e regionale non può non averlo conosciuto ed apprezzato per l’enorme passione che lo ha sempre mosso. Badava alla concretezza ed amava i giovani nei quali riponeva tante speranze. Italo (mi permetto di chiamarlo così perchè avevamo una grande amicizia) ha speso una parte importante della sua vita sensibilizzando la Capitanata sull’importanza dei valori che sottendono ogni pratica sportiva. E’ andato via in punta di piedi, con grande dignità, come ha sempre fatto nel corso della sua vita e lascia una eredità di correttezza e sportività che va perseguita da tutti. PER ITALO 10 E LODEAntonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)
