La voglia di emergere è tanta: un anno in Serie D sempre con gli ofantini, ora il palcoscenico della Serie C. Tutti in piedi per il 22enne centrocampista dell’Audace Cerignola, Mattia Tascone. Il classe 2000 sta facendo la differenza in mezzo al campo. Non solo con i suoi pari età, ma spesso surclassa anche gli uomini più esperti del settore di centrocampo. Lavora coi polmoni, spesso preferisce la prosa alla poesia. In campo corre, si danna l’anima, contrasta, vanga e rivanga, alza la diga, detta i tempi. Il suo stile di gioco, sembra la traduzione più letterale del centrocampista vecchia scuola: gambe o pallone. Marcatura a uomo, anche quando l’avversario si lega le scarpe. Non c’è scampo nel cerchio di centrocampo. Colonna portante del centrocampo dell’Audace Cerignola, Tascone è stato tra i principali protagonisti della storica promozione della squadra in serie C. “. Sia la società che i tifosi mi trattano benissimo, sono come un figlio per loro. Perciò, se anche un giorno lontano dovessi andare via da Cerignola, la porterei sempre nel cuore”. Cuore e polmoni, grinta e incoscienza nonostante la carta d’identità. “Sono un ragazzo tranquillo – confida -. Esser riusciti a vestire la maglia del Cerignola è un onore. Un bel regalo del destino.” Cuore d’oro e sette polmoni. Tascone è il classico calciatore propositivo, efficace, mai banale, ultimo ad alzare bandiera bianca. Inesauribile, duttile, abile in ogni ruolo del centrocampo. “Stiamo lavorando bene e i risultati parlano da soli – sottolinea sul buon momento della sua squadra -. Il gruppo è motivato, c’è un grande staff tecnico”.
Gli occhi che brillano, il sudore che gli riga il volto, la palla sempre attaccata al piede. Sette polmoni, pensieri veloci, la voglia di correre e non fermarsi più. L’umiltà stampata in volto, l’ambizione che arde nel cuore: la storia di Mattia Tascone sembra presa tra le righe di uno di quei racconti che narrano l’ascesa di un personaggio, che descrivono la scalata di un atleta, un politico. Perchè se volere è potere, Tascone ha tutto per spiccare il volo. L’animo semplice, il tocco docile, il passo felpato, la cavalcata nevrile. Ecco la Serie C: in un anno si decide il suo futuro calcistico. O la ribalta o la rinuncia ai sogni, senza il rimpianto di non averci provato: “Ripeto qui sto benissimo – ammette – c’è un gruppo veramente valido, il mister ci spreme, ma non potrebbe essere altrimenti. C’è grande mentalità, lo si capisce subito. Cerignola è una piazza importante, hanno fiducia nei giovani e per me può rappresentare un’ottima occasione di crescita. Sono contentissimo della mia scelta”. Giocatore dal rendimento altissimo e dalla mentalità vincente, calcisticamente affamato, in lui si evince una grandissima voglia di emergere. Determinato, grintoso, equilibrato e dalla grande personalità, Tascone è capace di ricoprire tutti i ruoli di centrocampo. La sua duttilità tattica, abbinata al dinamismo, lo rende combattente ed inesauribile. Ottime anche le qualità tecniche, che gli permettono di fornire, soprattutto in verticale, assist per i suoi compagni. Fortissimo negli inserimenti in zona gol, è sempre un pericolo costante per gli avversari, dotato anche di un gran tiro da fuori area, il suo repertorio si completa con l’astuzia e la perspicacia di un veterano, nonostante la giovane età. Domenica la gara in casa del Francavilla, lui è fiducioso. “Giocheremo come abbiamo sempre fatto, per vincere, è normale – conclude -. Fermo restando che questo del girone C è un torneo difficile e durissimo”. Con la Turris ha segnato, potrebbe ripetersi. “L’importante è fare bene poi se segna Tascone o meno, fa lo stesso”.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno-Foggia TV ch 99)