E’ il capitano, è il faro di una squadra composta da 17enni, da ragazzini. Fanciulli che pendono dalle sue labbra. Matteo Orlando, nonostante i suoi 45 anni, corre come loro, come un giovanotto alle prime armi nonostante la sua grande esperienza calcistica. Domenica scorsa l’ho rivisto all’opera nella gara con il Soccer Stornara, sembrava volare sul “suo” campo e con i colori della “sua” Asd San Paolo Civitate. Ancora oggi è un MURO: difficile contrastarlo fisicamente, difficile saltare di testa più in alto di lui. Difficile abbatterlo. Insomma ancora oggi, e ve lo giuro io che l’ho rivisto in campo, Matteo Orlando resta quei classici difensori “gentili”, forse non troppo tecnico, ma si va direttamente al sodo: della serie “da qui non si passa, avrai potuto giocare anche in Serie A, ma da qui non si passa”. Ed in pochi riescono a passare ancora oggi. Una grinta ed una cattiveria agonistica che lo contraddistinguono oggi come in passato nella sua lunga carriera. Difficile da trovare adesso, in questi pseudo-campioni del 2000. Irriducibile combattente, Matteo Orlando per me resta uno da primi posti nella classifica dei calciatori più rudi (ma corretto) di tutti i tempi……..un bel 10
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno-Responsabile dilettantifoggia.it-Foggia TV CH 99)