“Ci son volute quasi 24 ore di tempo per realizzare e mettere a fuoco una retrocessione, una sconfitta calcistica che brucia sulla pelle di tutti coloro che hanno dato, sudato, lottato e creduto fino all’ultimo minuto. Poi arriva il momento della resa, ma soprattutto delle riflessioni – DICE IL PRESIDENTE DELL’ORSARA GIOVANNI COLONNELLO che scende dalla Prima alla Seconda campana, ma potrebbe essere ripescata – . L’obbligo morale di chi conduce è proprio questo, sedersi e rivedere ogni singola situazione, scelta, pensiero, valutazione, azione intrapresa. Una retrocessione è una retrocessione, ed è giusto rispettarla in ogni sua forma, ma va anche sfruttata per quello che ti lascia dentro. In queste ore ho ricevuto molti messaggi, magari da persone inaspettate e nessuno da chi sembrava rispettasse questi colori – RILANCIA COLONNELLO – ; ecco anche a cosa servono le sconfitte, a rimettere i valori al giusto posto. Voglio ringraziare i nostri giocatori ma uomini prima di tutto. Questo “amore” va al di là delle vittorie e delle sconfitte, va al di là dei soldi e della convenienza personale, questo “amore” è quello puro. Una sconfitta seppur amara però, non può macchiare quanto di buono e di bello abbiamo detto, fatto e vissuto in questi anni qui a Orsara” CONLCUDE IL PRESIDENTE DELL’ORSARA…
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno-Foggia Tv Ch 99-responsabile “dilettantifoggia.it”)