Ancora in rete: e che gol domenica scorsa. Nei suoi occhi, c’è l’irriverenza della beata gioventù. Simone Giacometti (2005, figlio d’arte suo papà Massimo ha giocato in categorie importanti) è il classico tornante, amante del dribling tra le gambe degli avversari e lo ha dimostrato nelle partite contro avversari più quotati. Il suo gioco è figlio dell’imprevedibilità: compare, scompare, tra finte e controfinte. Sprinta, sterza, riparte. Salta l’uomo, lo irride, cerca il passaggio filtrante. Spesso il suo piede si fa pennello, dipingendo parabole al bacio per gli inserimenti dei compagni nell’area di rigore. “Ringrazio la società per la fiducia accordatami, il presidente Matteo Cotugno – le parole del giovane calciatore -, spero di ripagare il tutto con una grande stagione. Ringrazio la squadra ed in particolare il capitano Francesco Santoro e il vice Antonio Sacrano e soprattutto mister Giuseppe Sansone: farò di tutto per dare il mio apporto a questa squadra”. I tifosi si stropicciano gli occhi e sperano in un campionato in cui Giacometti faccia la differenza su quella corsia.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno-Responsabile dilettantifoggia.it-Foggia TV CH 99)