Il capitano è sempre il capitano ed è, giustamente, il punto di riferimento di tutta la squadra. Ed allora Domenico Dicecco dalla sua Lanciano (dove abita) tiene il collegamento con tutti i calciatori dell’Audace Cerignola. “Diciamo che con le nuove tecnologie ci vediamo tutti i giorni – ammette il capitano dell’Audace Cerignola -, spesso i nostri incontri sui social servono anche per sdrammatizzare il momento che stiamo vivendo“. Nonostante la lontananza tra i vari calciatori, il più delle volte sembra di essere nello spogliatoio del Monterisi. “Gli scherzi tra i ragazzi sono all’ordine del giorno – continua Dicecco -, giusto così: questi momenti aiutano ad avere più amalgama tra noi e spesso non si parla solo di calcio ma anche di situazioni famigliari. Posso confermare che la squadra sta bene, gli manca solo il campo ed un pallone”. Il centrocampista Domenico Dicecco capitano dell’undici di mister Vincenzo Feola è uno dei veterani dell’organico glialloblu: per lui oltre 400 presenze tra Serie B e C. Dicecco (36 anni) ha esperienza da vendere: nel campionato cadetto ha indossato la casacca di Avellino e Virtus Lanciano (squadra della sua città natale). Nella vecchia C1 tante presenze tra Chieti, Barletta, Avellino, Virtus Lanciano, Catania e Sambenedettese. “Certo, è’ una situazione difficile – rimarca Dicecco -. Faccio appello a tutti di rispettare le misure previste e di restare a casa. Stiamo combattendo contro qualcosa di invisibile. E solo stando a casa e rispettando le regole possiamo vincere. Cerignola è nel mio cuore: speriamo passi tutto al più presto“. Il capitano del Cerignola è ottimista e non vede l’ora di riabbraciare i suoi compagni di squadra. “Stiamo vivendo tutti un periodo molto complesso, dobbiamo unirci per superare la tempesta – rilancia Dicecco -. Dobbiamo avere tutti un comportamento responsabile per tutelare noi stessi e gli altri. Vivendo in Abruzzo devo dire che non si riesce a capire quando questo momento drammatico possa passare. Detto ciò abbiamo il dovere morale di credere nella ripresa di tutto il mondo dello sport in quanto simboleggerebbe la ripresa del nostro Paese. Da nord a sud stiamo vivendo una tragedia, perciò non bisogna strumentalizzare la situazione”. Una stagione positiva per lui fin quando si è giocato. “Ho calpestato campi da gioco di piazze importanti, ma Cerignola è una piazza che merita categorie superiori – conclude -, mi auguro che un giorno questa piazza possa arrivare il più in alto possibile”.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno del 21-3-20)