Il Celle San Vito, vincitore annunciato, è costretto a leccarsi i lividi sul più bello: la finale play-off del campionato di Prima Categoria buttata alle ortiche dopo l’eliminazione in casa per mano del Borgorosso Molfetta (1-2) di domenica scorsa. Mea culpa un pò per tutti. Partito in pompa magna, il Celle si è perso nel finale. Il responso del campo non è stato quello che tutti s’attendevano. Dividendo le cause dell’insuccesso tra colpe proprie, malasorte e infortuni.
Il Cella fa mea culpa. Orgoglio e rammarico, nelle ultime ore, fanno a cazzotti da queste parti dopo aver buttato letteralmente all’aria la finalissima con il Terlizzi. Ma si sa, il calcio è bello anche per questo: imprevedibile. E quando sembra che hai in tasca l’obbiettivo da raggiungere, di colpo il sogno può svanire. E’ successo questo per la squadra del presidente Luciano Acquaviva che, per quanto fatto nella stagione, meritava ampiamente la finale play-off. Rammarico per quello che poteva essere, orgoglio per quello che di buono si è fatto. Ed in effetti il ritmo impresso della squadra del tecnico Mendolicchio al campionato negli ultimi due mesi, lasciava presagire un finale di torneo foriero di successi, di gioie da cogliere come i grappoli d’uva durante la vendemmia. Il progetto si è squagliato come neve al sole. Qualcosa non ha funzionato. Colpa di qualcuno, di tutti e di nessuno.