Tutto deciso a 90′ dal termine del campionato. Se vinca o perda in casa del Picerno, il Cerignola arriverà quinto in campionato ed ai play-off giocherà sul campo della Cavese attualmente seconda matematicamente per un solo risultato se vuole arrivare alla finale: la vittoria. Verdetto ormai sancito dalla scorsa settimana dopo il pari casalingo (3-3) con il Gravina. La squadra ofantina non può raggiungere nè Taranto (quarto) nè Altamura (terzo). Ed allora la mente sarà ai play-off con il tecnico Vincenzo Silvestri che potrebbe mandare in campo le seconde linee in moda da far rifiatare diversi titolari in vista proprio della gara in casa della Cavese. Ed allora bisogna raddrizzare una stagione partita, almeno in estate, con altri propositi. Si può fare, si deve fare.

Ora, probabilmente, serve una pausa di riflessioni. Inevitabile. Assolutamente necessaria. C’è da pianificare un finale di stagione che potrebbe essere importante per il futuro. Responsabilità e consapevolezza per continuare a tenere accesa la fiammella della finale e per completare il nostro percorso. Insomma un finale di stagione da affrontare con un forte attaccamento alla maglia, grande senso di responsabilità nella parte tattica e attenzione alla lettura delle gara, cosa che nelle ultime due è venuta a mancare. Serve, insomma, una squadra compatta che non prende gol con la consapevolezza di potersela giocare fino alla fine.

Niente drammi ma l’obiettivo di poter fare la voce grossa, nonostante il Cerignola sia una matricola, è ancora possibile e sarebbe imperdonabile mollare proprio adesso. la società con a capo la Famiglia Grieco non se lo merita e non può andare in scena un finale di stagione all’insegna del “tira a campa”. In queste due gare i ragazzi devono dare tutto, anche chi ha avuto poco spazio. Picerno prima e Cavese dopo devono essere un trampolino di lacio per tutti: giocatori e società, perchè i tifosi non hanno mai mollato il Cerignola.

Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)