Troppi galli in un pollaio? Può anche essere. Certo è che i numeri sono impietosi, almeno loro sono veritieri. Questo Cerignola dagli alti e bassi deve decidersi a diventare grande. La compagine ofantina è perennemente sull’altalena. Nel momento in cui si attende l’accelerata, la squadra non riesce a dare quello scatto che dirigenza e tifoseria si attendono. Certo la classifica è sempre corta con la vetta che dista quattro punti (la capolista Picerno con il pari ha guadagnato un punto sui cerignolani) e le altre pare giochino tutti per aspettare i gialloblu (pari anche di Taranto, Bitonto, Altamura e Fidelis Andria).
Questo Cerignola deve decollare, assolutamente. A Fasano Vittorio Esposito e soci hanno dimenticato quanto di buono fatto con la Fidelis Andria (con tanti di applausi a scena aperta da parte del pubblico nonostante il pari. Perchè quando una squadra gioca bene potrai anche non vincere, però sei sicuro di aver dato tutto se stesso. A Fasano non è stato affatto così. Ora toccherà a Bitetto, che forse spesso ha l’imbarazzo della scelta, rimettere a posto i cocci. Ora bisogna reagire e domenica al “Monterisi” arriverà il Gravina. Doveva esser un campionato di tutt’altro tenore in questo avvio. La società guarda al presente. La partita con il Gravina, di questi tempi, vale mezza stagione. Non la si può sbagliare. E che la sconfitta di Fasano serva di lezione.
Antonio Villani