Derby a San Marco in Lamis a suon di carte bollate. La Polisportiva “denuncia” l’Asd San Marco

Tutto nasce da alcuni provini fatti effettuare a tesserati della Polisportiva senza nulla-osta. Leggiamo la lettera della società della Polisportiva.

“Va chiarito che i destinatari di tale comunicato non sono ovviamente i calciatori dell’ASD e i vertici societari bensì qualche “missionario predicatore” che predica bene e razzola male, sportivamente parlando” si legge nella nota.

Va da sé che tali condotte saranno rigorosamente valutate e sottoposte all’attenzione degli organi di giustizia sportiva e tanto al fine di tutelare il marchio “Polisportiva” sintesi di storia e prestigio.

Come noto a tutti gli sportivi, l’ASD San Marco, per la data del 28.05.2014, ore 15.00, ha organizzato, per la stagione sportiva 2014-2015, la “SELEZIONE ALLIEVI” relativa a ragazzi nati negli anni 1998-1999-2000.

Premesso che l’iniziativa debba ritenersi apprezzabile in quanto diretta a coinvolgere in un progetto sportivo numerosi ragazzi, essa non può ritenersi legittima in quanto a tale selezione hanno partecipato numerosi ragazzi tesserati con la Polisportiva Sammarco senza che mai sia stato richiesto il nulla-osta alla società di appartenenza.

E’ pacifico che tale decisione, conforme al loro codice etico adottato, guarda caso!, dopo il gestaccio fatto da un tesserato dell’ASD San Marco durante il derby disputatosi il 09.03.2014 e denunciato dalla Polisportiva, non è conforme al Comunicato ufficiale n. 1 del Settore Giovanile e Scolastico, in virtù del quale è vietato far sostenere i “provini” ai giovani calciatori che non siano muniti del necessario nulla-osta rilasciato dalla società di appartenenza.

Ad ogni buon conto, una siffatta condotta non sorprende poiché, già nel comunicato stampa datato 19.03.2014, si denunciava un tentativo da parte di qualche “missionario predicatore” di contattare i giocatori tesserati con la Polisportiva ma con esito negativo poiché i propri tesserati hanno inteso ed intendono condividere un vero progetto sportivo ove viene valorizzato prima l’uomo e poi il calciatore, senza che mai il singolo calciatore possa diventare uno strumento per il soddisfacimento degli interessi personali di qualche missionario predicatore.

Ordunque, alla luce di quanto innanzi, sarebbe opportuno adottare, all’interno del loro codice etico, una norma che disciplini il rapporto con le altre società e che vieti di contattare i tesserati delle altre società. Siamo certi che lo faranno dal momento che, immediatamente dopo quanto verificatosi dopo il derby del 09.3.2014, decidevano di adottare, accogliendo il suggerimento della Polisportiva, il codice etico interno come da loro rappresentato nel comunicato stampa del 13.05.2014

E proprio in nome della gloriosa storia della Polisportiva che sarà avanzata una formale richiesta alla F.I.G.C. affinché l’ASD S. Marco cambi i propri colori sociali ed il proprio logo, mutuati dalla Polisportiva, giacchè il colore sociale “granata” è il colore sociale storico della Società Polisportiva Sammarco che intende far valere i propri interessi in ogni sede a tal fine preposti.

Si conclude dicendo che al seguente comunicato ne seguiranno altri, se necessario, perché la Polisportiva, a differenza loro, che hanno deciso di non rispondere ai comunicati perché impostoli dal famigerato codice etico e perché evidentemente non hanno molto da dire avendo la coda di paglia, ha e avrà tante cose da dire sul concetto di sport inteso come fair play, solidarietà, senso di aggregazione, rispetto, accettazione del verdetto del campo.

Nota stampa POLISPORTIVA SAMMARCO

Condividi:
WhatsApp
Facebook
Twitter
LinkedIn
Email
CONDIVIDI
WhatsApp
Facebook
Twitter
Telegram