Gol di potenza, ma anche di giustezza. Per le difese quando il pallone arrivava dalle parti di Gaetano Lamonaca erano guai. Uno perchè non la perdeva mani, due perchè aveva un fiuto per il gol che in pochi possedevano. Un dono della natura per Lamonaca che da Margherita di Savoia ha fatto parlare di se in piazze importanti come Canosa (Serie D) e poi a Marino, Rionero Andria, Apricena, San Giovanni, San Paolo Bari, Bisceglie, Cerignola e tante altre piazze. Uono che di gol ne faceva a grappoli con una media di quasi 20 goal a stagione. In terra di capitanata scrisse le sue belle pagine a San Severo, Cerignola e Apricena. E chi se lo scoda uno come lui: un ariete, un ciclone. E più segnava e più si esaltava. Un toro scatenato in campo, uno a cui bastava poco per accendere gli animi della tifoseria. In tanti lo ricordano con affetto: io l’ho visto giocare e nel finale della sua attività calcistica con il Margherita e lo Zapponeta ha fatto gol a grappoli anche alla squadra del mio paese senza mai risparmiarsi in campo. Un abraccio al grande Gaetano…
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)