Per me potrebbe giocare ancora adesso con il fisico che si ritrova. Permettetemelo, per chi come me che lo ha visto giocare almeno un centinaio di volte dal vivo: Antonio Cagnazzo (ora allena i portieri dell’Audace Cerignola e con risultati Eccellenti) è uno, se non il miglior “numero uno” che io abbia mai visto. Un fisico da granatiere, l’animo limpido, pacato, senza fronzoli, e la voglia di onorare la maglia che indossava (tante in realtà, ne ricordo solo alcune: Foggia, Cerignola, Manfredonia, Vasto, Termoli, Nardò, Rutiglianese ecc ecc). Cagnazzo, già. In porta, per come guizza, per come volava da un palo all’altro era uno spettacolo. E il modo in cui lo faceva: con disarmante leggiadria, sembra sospinto dal leggero soffio del vento. Reattivo, spettacolare. Trafiggerlo era quasi impossibile, con il suo fisico occupava mezza porta. Era un uomo volante; si, uno che dava certezza ai compagni. Insomma, per chi lo ha visto come me, ce lo siamo goduti. Mi dispiace dirlo, ma di questi tempi ritrovare un “Cagnazzo” in giro è davvero difficile. Antonio resta unico e credo che dovrà passare un sacco di tempo prima di rivederne in campo un altro. Per il mio IDOLO un bel 10.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)