Alzi la mano chi tra i tanti portieri di Capitanata ha segnato nella sua carriera calcistica più di 10 reti. Nessuno. E chi in una partita è stato capace di parare due rigore e di segnarne un gol al 90′ di testa nella stessa partita sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nessuno. Valerio Curci, si. Il personaggio meriterebbe ampie pagine da parte del sottoscritto che lo conosce bene, molto bene (e chi si onora di essere suo amico). Valerio Curci, il portierone, 36 anni, che tra i pali è più di una certezza per i suoi compagni. Curci ha parato decine di rigori nella sua carriera (oltre ai gol realizzati) opponendosi da par suo agli avversari. Curci in porta (gioca ancora) nonostante la sua altezza ha riflessi felini da vendere. Le sue prodezze, spesso, ma molto spesso, hanno contribuito a far vincere la propria squadra. Curci è tornato a vestire i colori del Lucera dopo stagioni passate in altre squadre. Tutti i tifosi, però, ricordano le sue prodezze quando difendeva in Eccellenza la porta del Lucera Calcio di Gianni Pitta. Era un’epoca di splendore. Quando Valerio deciderà di smettere, se permettete, resterà un portiere goleador, quello che in Capitanata (ma non solo) ha segnato più dei suoi colleghi. Quello che incuteva paura e timore all’attaccante che si presentava sul dischetto, perchè era consapevole che Valerio Curci quela palla l’avrebbe presa. Un abbraccio fraterno a Curci, per le emozioni che ci ha regalato e per quelle che ci regalerà ancora.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)