Il calcio, quello vero fatti di sacrifici e di grande passione. A Peschici Bruno Caputo è una vera e propria bandiera del calcio granata. Era “LO ZIO” per l’affetto che aveva verso per tutti sia in campo che nello spogliatoio. Difensore, spesso nel ruolo di stopper, Bruno Caputo era un difensore con i piedi da regista, elegante quanto basta, la sua forza stava nel capire come e dove sarebbe arrivato quel pallone, prima che partisse l’azione avversaria, studiava attentamente ogni movimento già’ da quando il portiere avversario metteva la palla in gioco. Tra gli anni ’70 e ’80 è stato un punto di riferimento per i giovani calciatori del posto. Uno dei calciatori storici più amato in paese a Peschici. Caputo era quello tosto, quello che non lo abbattevi nemmeno a cannonate. Nella storia del calcio peschiciano Bruno Caputo ha un ruolo di primo attore e molti giocatori negli anni seguenti cercarono di emulare il “proprio campione”. Per lui e per quanto fatto per la storia del calcio a Peschici un BEL 10.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)