Domani San Severo-Manfredonia. Giacomarro ha portato tanto entusiasmo. Previsto il pienone

Alla vigilia del derby con il Manfredonia. Il tecnico, vuole una compagine quadrata, muscolare, svelta nel pensiero e nelle giocate. Giacomarro disegna idealmente la sua squadra in vista della partita di domani pomeriggio (14,30): una vittoria sarebbe una grande iniezione di fiducia.

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Giacomarro, che ha lavorato solo cinque giorni con i suoi, la vuole a sua immagine e somiglianza: pugnace, tosta, a prescindere dall’avversario. Come le sue squadre che in passato hanno fatto parlare con i numeri. Giacomarro non vive certo di ricordi, ma il principio di quell’ascesa lo conserva come una reliquia. E’ un pò il suo altare, il suo nido concettuale, il suo dogma. L’arkè da cui origina e plasma la spina dorsale delle sue squadre.

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 Giacomarro fissa il punto d’arrivo in una parola: dignità. Non sarà il tecnico con la bacchetta magica, ma, concentrato nell’interpretare, per quanto si possa, le traiettorie del calcio, annuncia di voler scavallare il solo obiettivo della salvezza. C’è modo e modo per mantenere la categoria. “Non giocheremo per vincere il campionato – rimarca ancora Giacomarro -, abbiamo delle pedine importanti e guardo a ciò che ho a disposizione. Ripeto: la mia squadra è equilibrata, ci sono buone individualità e anche dei leader. Gente che si spende davvero per la causa. Vogliamo giocare per un campionato dignitoso, che ci permetta di evitare sofferenze. Ne abbiamo le possibilità, giochiamocele come si deve”.

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