Domani la terza edizione del triangolare a San Marco in Lamis con tanti amici con cui ha giocato, poi il 18 settembre l’intitolazione a suo nome del campo “Massa B” di San Giovanni Rotondo. Il mondo del calcio dilettantistico non si è dimenticato affatto di Rocco Augelli scomparso tre anni fa a soli 35 anni dopo aver lottato contro una brutta malattia. Rocco Augelli ha vestito, nonostante la sua giovane età, tante maglie dal San Giovanni (dov’è cresciuto) al Vieste e poi al Barletta, al Trani ed altre società della Puglia. Un tumore cerebrale rarissimo l’aveva costretto prima ad abbandonare il calcio giocato e poi a lottare, ogni giorno, passando anche per delicati interventi chirurgici, come quello affrontato all’International Neuroscience Institute di Hannover, in Germania. Ha combattuto, Augelli, come faceva in campo, da attaccante generoso, affiancato dai genitori, dal fratello gemello Paolo e dalla sua compagna Carmela.
Nato a San Giovanni Rotondo, Augelli in campo era noto per il suo passo come la “Gazzella del Gargano”. Era entrato nella storia dell’Atletico Vieste, con 150 gol, e aveva giocato anche a Trani e Barletta. Aveva scoperto della malattia il 30 novembre 2018, giorno in cui avrebbe dovuto iniziare gli allenamenti con una nuova squadra. La diagnosi era stata tremenda: un tumore cerebrale pediatrico rarissimo, altamente aggressivo. Nell’ultimo anno di attività calcistica, nonostante la sua malattia, è stato vice-allenatore del San Marco e aveva commosso tutti al ritorno da avversario nella sua Vieste: a fine gara era stato avvicinato dal capitano dell’Atletico Francesco Sollitto, che gli aveva messo al braccio sinistro la fascia di capitano tra gli applausi del pubblico. Domani al “Parisi” di San Marco (inizio ore 15,30) il triangolare tra Asd San Marco, Heraclea Candela (attualmente guidato in panchina dal suo gemello Paolo) e Real San Giovanni (la sua scuola calcio), poi il 18 settembre con una cerimonia, sicuramente molto toccante, verrà intitolato il campo da calcio a San Giovanni Rotondo, attualmente denominato “Massa B” al ragazzo a cui tutti volevano un gran bene.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno-Responsabile dilettantifoggia.it-Foggia TV CH 99)