Nessun grido d’allarme, nessuna rivoluzione nonostante quel penultimo posto non l’avrebbe mai immaginato nessuno ad inizio stagione. La Gioventù calcio San Severo resta penultima nella classifica del campionato di Seconda categoria e non riesce a trovare le misure al torneo anche se, in verità, anche alcune decisioni arbitrali sono da parte dei dirigenti molto discutibili. “Merito agli avversari, certo – dice il dirigente Leonardo Iadavaio -, ma pure gli arbitri ci mettono del loro“. Nonostante il periodo nero, al società è unita e guarda serena al futuro. Lo impongono il buonsenso, l’umiltà da riscoprire, il valore di un gruppo che ha solo bisogno di un impulso positivo. La vittoria, appunto. Quella che manca da tanto, troppo tempo. Il periodo difficile alla Gioventù Calcio San Severo continua, ma non c’è stata, un pò a sorpresa, la tanto chiacchierata “tabula rasa”: qualche partenza, alcune decisioni sofferte, al momento addirittura nessun ritocco sul mercato degli svincolati. In estate la società aveva plasmato un gruppo vero, creando i presupposti per pensare in grande. Tanti, piccoli incidenti però, hanno minato il cammino dei ragazzi del presidente Marco Casano. Domenica prossima il turno di sosta del campionato, magari una settimana in più per riorganizzarsi. “Non siamo in crisi, mancano solo i risultati – continua a ripetere il dirigente -. So che può sembrare comodo dire così, ma la squadra è sana, l’ambiente positivo e servono solo i punti”. In effetti la Gioventù Calcio San Severo è una squadra che gioca, ma che fatica a gestire la palla in fase offensiva e a concretizzare. Spesso si creano buone situazioni d’attacco, ma si sbaglia l’ultimo passaggio o la conclusione a rete. Ora non ci sono alternative se non la vittoria, quella che manca da tempo. “Noi siamo una buona squadra ed alla lunga usciremo da questa situazione – rimarca il tecnico Antonio Cozzola -. E diciamoci la verità: abbiamo proprio bisogno di ottenere una vittoria. Dobbiamo essere più attenti e non possiamo più permetterci disattenzioni che poi compromettono il risultato.”