Lasciare il segno. Tre parole, non una di più. L‘attaccante Matteo De Vita dell’Atletico Gargano non ha nessuna intenzione di fermarsi e vuole trascinare il più in alto possibile la squadra attualmente terza in Prima categoria. Tre gol tre domenica scorsa alla capolista Canosium. Probabilmente, o sicuramente, tocca a lui suonare la carica ai suoi compagni per cercare di spingere la sua squadra il più in alto possibile. E lui, imponente, maestoso, un autentico Colosso di Rodi non si tira indietro. Probabilmente è l’uomo, conoscendolo ormai bene, su cui la tifoseria ripone le proprie speranze: ogni ambizione, a quanto pare, passa da lui. Passa dai suoi piedi, dalla sua testa, dalle sue intuizioni. Ariete dal passo felpato: nei confronti aerei ha sempre svettato sovrano, mentre coi piedi, a differenza di tanti giganti, il pallone lo doma, lo accarezza, lo pizzica, come le corde di un violino. Matteo De Vita accetta quello che la vita gli presenta sul piatto: lui parte e va, si insedia, s’adatta, vive all’insegna della tranquillità e delle sue passioni. Il calcio su tutte. Profetico, prudente, velato di genuino ottimismo: De Vita è pronto a salire in cattedra per trascinare l’Atletico Gargano. 

Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno-Foggia Tv Ch 99- il Mattino di Napoli – responsabile “dilettantifoggia.it”)