Saverio De Candia, ex portiere della Gioventù calcio Dauna che ha disputato il campionato di Eccellenza molisana, ne ha viste tante tra campionati e squadre in cui ha giocato. Quest’anno, secondo le sue dichiarazioni, l’eperienza in casa della Gioventù è stata disastrosa.
“Dopo 13 anni passati su campi di quasi tutta Italia tra serie D ed Eccellanza – attacca il portierone – e all’età di 28 anni sono arrivato al punto che mi son detto ma questo non è il calcio che sognano da bambino. Ovviamente non m riferisco alla categoria ma a tutti coloro che operano nella stessa. Non faccio di tutti un erba un fascio ma ci sono onesti e meno onesti”. racconta De Candia.
Poi, ancora. “La mia ultima stagione ho giocato nei Monti Dauni squadra attrezzata per stravincere il campionato. Io sono arrivato a dicembre e purtroppo le cose sono cambiate: esonero dell’allenatore primo in classifica con la semifinale do Coppa ancora da giocare. Elementi importanti per la squadra – racconta De Candia – che appena hanno chiesto i loro diritti sono stati cacciati, infortunati che importanti vedi Caggianelli che non avendo uno staff medico della squadra hanno allungato i tempi di recupero e non sono stati rimpiazzati nel mercato di riparazione. Nonostante le difficoltà siamo andati avanti con cambi di allenatori costretti a lavorare su campetti a 7 – dichiara De candia -, società che manteneva gli impegni come le offerte della chiesa, solo Lauriola ci è stato sempre vicino”.
E poi ancora. “Rimborsi spese che latitavano da due mesi e per di più non venivano più dati. Tutto questo ha creato tensioni e paure nello spogliatoio “se usciamo perdiamo quello che è nostro diritto avere” purtroppo è successo questo. Concludo dicendo che quei personaggi li se non hanno mai vinto niente un motivo ci sarà“.