LA VIRTUS SAMMARCO (TERZA CATEGORIA) PUNTUALIZZA SULLA RISSA CON L’UNIVERSAL FOGGIA DI DOMENICA

A noi  piace parlare di cose positive e di sport non di razzismo e violenza. Noi crediamo nella Giustizia e avremmo voluto commentare quanto accaduto a seguito delle decisioni che il Giudice sportivo prenderà dopo aver esaminato il referto arbitrale. Però, siccome la notizia di quanto accaduto è andata su TG regionali e anche sui social si è scritto e detto di tutto, in modo parziale, spesso senza acquisire notizie di prima mano, considerato inoltre che altri hanno tentato di capovolgere la frittata facendoci passare da vittime a carnefici è bene che la Virtus Sammarco esponga la propria posizione rispetto a quanto accaduto al “Don Uva ” di Foggia domenica scorsa.
I nostri calciatori, in primis il capitano, hanno subito la prepotenza, le provocazioni, i colpi dei calciatori della squadra di casa fin dal primo minuto di gioco (chi ha seguito la diretta facebook lo ha potuto constatare fin da subito), c’è stata una vera e propria “caccia all’uomo” col chiaro intento di provocare una rissa. I nostri calciatori sono stati perfetti, dei “signori”, dei veri sportivi, non hanno reagito e hanno continuato a giocare nonostante tutto, subendo e incassando sempre senza reagire cercando solo di richiamare l’attenzione dell’arbitro sulle scorrettezze degli avversari. Nonostante dagli spalti alcuni pseudotifosi foggiani producevano versi razzisti rivolti ai nostri calciatori africani. Al 38°, ancora sul risultato di 0 a 0, i padroni di casa colgono l’occasione per scagliarsi sui nostri ragazzi a seguito di un fallo di gioco in cui il nostro n° 4 cade a terra insieme al loro n° 4 che gli frana addosso. Subito il n°5 vedendo l’arbitro distratto colpisce sul volto il nostro Capitano che protesta senza reagire. Qualcuno interviene a separare i due giocatori. Ma subito inizia il parapiglia con i calciatori dell’Universal che si lanciano contro i nostri malcapitati ragazzi, li spingono verso la rete di recinzione e li aggrediscono con estrema violenza e cattiveria. In particolare si accaniscono sui due ragazzi africani che a seguito dei colpi subiti poi in serata verranno condotti in Ospedale (refertati con 6 giorni di prognosi). Una furia inaudita e ingiustificata, animalesca e razzista. I dirigenti locali poi, che avrebbero dovuto cercare di fermare i loro tesserati, hanno invece rincarato la dose, in particolare il presidente e l’addetto alla forza pubblica. Dagli spalti sono entrati altre persone non identificate che hanno fatto irruzione nel terreno di gioco, altri sono entrati nel nostro spogliatoio e ci hanno distrutto il contenitore per le divise.
Non diciamo del comportamento inqualificabile del pubblico nei confronti del nostro dirigente, diversamente abile, addetto alla diretta FB, a cui volevano sottrarre il cellulare per impedirgli di riprendere quanto stava accadendo. Di fronte a tale spettacolo di violenza i nostri dirigenti hanno chiamato le Forze dell’Ordine, Carabinieri e Polizia di Stato, che sono giunti dopo alcuni minuti. Solo allora le acque si sono calmate e il direttore di gara ha fatto riprendere il gioco ( i 7 minuti rimanenti del primo tempo) dopo aver comminato alcuni cartellini gialli e rossi (che hanno infine penalizzato più noi che gli aggressori). Nonostante la presenza delle forze dell’ordine sono continuate le minacce in campo, nella zona degli spogliatoi e anche davanti agli agenti di polizia. La partita a nostro vedere, una volta giunta la forza pubblica, andava sospesa consentendo ai nostri ragazzi (tra cui due minorenni) di guadagnare in sicurezza gli spogliatoi e poter tornare a casa. Invece pensate in quale stato d’animo e condizione psicologica i nostri ragazzi hanno dovuto disputare (in 9 uomini) il secondo tempo.
Il mister ha deciso di non fare cambi lasciando tutto il resto della panchina negli spogliatoi per preservarli dalle minacce, dagli improperi e sputi del pubblico e da un’eventuale nuova aggressione. Questo è quanto è accaduto e le immagini parlano chiaro. Un nostro calciatore circondato da 4-5 energumeni che lo picchiavano ha forse reagito? In Italia esiste anche il diritto alla leggittima difesa, se permettete. Noi ci dissociamo comunque da ogni forma di violenza, come da ogni forma di razzismo. Purtroppo domenica scorsa abbiamo subito l’una e l’altro. Esprimiamo la nostra profonda solidarietà a tutti i nostri ragazzi, ai dirigenti presenti, ad Antonio, ai genitori e congiunti dei ragazzi che hanno vissuto interminabili minuti di terrore e preoccupazione. Questo non è Calcio, questo non è Sport, questo è lontano anni luce dalla nostra identità di Associazione sportiva ( fino ad oggi 2a in Classifica Disciplina). Ci rammarichiamo per quanto accaduto, ma non abbiamo colpe e davvero nulla da rimproverarci, se non di non aver richiesto il commissario di campo, ma non ci aspettavamo assolutamente un’accoglienza di questo tipo. Confidiamo nella Giustizia sportiva. Ma se sarà necessario difenderemo i nostri ragazzi e la nostra onorabilità cristallina in tutte le sedi opportune.
VIRTUS SAMMARCO
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