Problema Coronavirus, problema “Miramare” per il Manfredonia. “L’auspicio è che venga risolta la questione stadio – dice il massimo esponente dei sipontini Raffaele De Nittis – -, purtroppo ancora attuale e decisiva per ogni progetto futuro.” Poi sulla situazione del momento. “Quello che stiamo vivendo è talmente enorme che ha travolto ogni settore del nostro quotidiano e delle nostre attività, sport compreso – rimarca il presidente Raffaele Pio De Nittis -. Penso ad uno stop a tempo indeterminato, viste le premesse ed il contesto epidemiologico in atto, di fronte al quale nessuno verosimilmente può fissare date.” Sarà dura alla ripartenza. “Lo stop al campionato e a qualsiasi attività agonistica sta ovviamente portando con sé una serie di difficoltà non indifferenti dal punto visto economico ed organizzativo – conclude De Nittis -. Per le realtà come la nostra che hanno prodotto investimenti di un certo tipo, fronteggiare il blocco totale delle attività significa avere serie ripercussioni dal punto di vista di costi da gestire, date anche le deboli tutele che hanno le società dilettantistiche sotto molti punti di vista. Per quanto riguarda la decisione sul come concludere il campionato in corso, sono in ballo diverse ipotesi. Ripartire in estate, con il campionato e i calciatori fermi da mesi – rilancia De Nittis -, è una pista assolutamente non percorribile; credere di poter giocare a luglio è inverosimile. Altro scenario non percorribile sarebbe quello di “rinviare” la stagione in corso e ripartire da zero: saremmo di fronte all’azzeramento di ogni criterio meritocratico che andrebbe a premiare le società che stazionano nella parte bassa della classifica, punendo oltremodo chi invece aveva ben figurato. Pertanto – conclude il presidente del Manfredonia De Nittis – attuare il criterio della cristallizzazione della classifica al momento dello stop, prevedendo le dovute retrocessioni ed ammissioni ai campionati superiori sarebbe l’ipotesi più obiettiva ed anche quella più percorribile.