Lo scalino in più è un esame scritto in una parola: qualità. Chi ce l’ha, lo scavalca. E vedere giocare Matteo Triggiani lo capisci subito che ha qualità da vendere. Ad un passo dalla Serie A con le giovanili del Torino, poi un brutto infortunio ed il ritorno a casa, sul Gargano. Prima con la Gargano calcio del presidente Agostino Triggiani in Promozione, ora da qualche stagione con il Vieste in Eccellenza pugliese.
Triggiani, che ha stoffa da vendere, è come il buon vino: più passano gli anni, più la qualità delle sue prestazioni sono buone, ottime. Sopraffine. A vederlo con il Bitonto, giovedì scorso, quasi non lo avevo riconosciuto dopo averlo apprezzato con la Gargano calcio in tante partite viste dagli spalti.
Giovedì Triggiani, nel turno infrasettimanale del campionato di Eccellenza pugliese, mi ha letteralmente stupito. Un ragazzo che gioca con il cuore, uno che l’Eccellenza gli sta davvero stretta. In questi anni ha patito dei piccoli infortuni che gli hanno minato la carriera, ora è in forma smagliante: giocasse ancora nella Primavera del Toro, sono sicuro che Mazzarri lo farebbe debuttare in serie “A” con il “Gallo” Belotti.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)