Tutti pensano al calcio giocato, al campo che manca, al pallone che non rotola più. ma c’è anche una questione psicologica dietro ai calciatori che del calcio dilettantistico ne facevano una passione e per molti anche un motivo per “arrotondare” il mensile o vivere di esso. Adesso è tutto fermo, la passione si sta spegnendo, il portafoglio è ormai vuoto. Mister Luigi Agnelli (ex Manfredonia calcio) punta proprio su questo aspetto che in pochi fino ad oggi hanno rimarcato. “Ora come ora dobbiamo concentrarci anche sull’aspetto psicologico dei vari calciatori, soprattutto quelli di Eccellenza e Promozione – dice il giovane e rampante tecnico già nel mirino di diverse società di Eccellenza e Serie D per quanto di buono fatto con il Manfredonia -. L’emergenza fatica a rientrare, quindi bisogna lavorare sulla testa del calciatore per evitare che questa situazione lo condizioni mentalmente. Inutile dire che attualmente il morale di ognuno di essi è decisamente sotto i tacchi. Restare chiusi in casa condiziona tutti, soprattutto a chi era abituato a vivere la quotidianità all’aperto e all’interno di un gruppo. Certo non diventerà pazzo nessuno – conclude Agnelli -, ma questo è un momento in cui le società devo stare il più possibile vicino ai ragazzi e non lasciarli soli” conclude mister Luigi Agnelli.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)