NUOVA DAUNIA FOGGIA LO SPUMANTE E’ GIA’ IN FRIGO…..

Quel tanto che basta, e sarà storia. Un ultimo passo verso la vittoria del campionato la Nuova Daunia Foggia lo deve fare domenica prossima nell’ultima di campionato in casa del Real Zapponeta. Un successo, ma potrebbe essere utile anche un pari, per stappare lo spumante custodito in frigo e festeggiare la vittoria del campionato di Prima Categoria. E’ partito il conto alla rovescia in casa dei neroverdi del capoluogo. E’ la settimana di silenzio assordante, di scaramanzie. E’ calma apparente, chiunque lo sa, nessuno lo ammette. Un finale di campionato rovente. Inutile dirlo: l’attesa si fa densa di aspettative, l’atmosfera è pregna del corposo sapore delle grandi sfide. Ne esistono anche nei dilettanti, non lo si può negare. C’è chi si sforza di sperare in silenzio, chi incrocia pronostici, chi si sbottona in qualche dichiarazione. Chiunque butta un pensiero alla gara che potrebbe coronare un sogno.

Non sta nella pelle Luciano Acquaviva, presidente del sodalizio foggiano, ma neppure Mimmo Guerra (direttore sportivo), Giuseppe Recchia e Stefano D’Amore (dirigenti) come pure Gino Castelluccio (magazziniere) e lo staff tecnico composto da Mario Lannunziata (allenatore), Marco Pellegrino (allenatore in seconda) Luigi Belluna (collaboratore) e Flavio Miglietta (preparatore dei portieri). Tecnicamente parlando, la Nuova Daunia, è sentore comune, parte favorita per tagliare il traguardo. Ma Stango, Acquaviva, Carità, La Rossa, Vallario e Favulli sanno cosa fare. Settimana intensa sul campo per Sylla, Lembo, Cifarelli, Carpentieri, Santolupo e Ceglia. Neroverdi che hanno sognato, sperato, rincorso sogni di gloria gli scorsi anni. Mai abbastanza, però. Domenica prossima per Sciarra, Di Iorio, D’Angelo, Simone, Ventrella e Mazzanti potrebbe concludersi un percorso di crescita che ha visto il sodalizio foggiano strutturarsi a livello societari, impreziosito di buoni risultati di anno in anno. Buonomo, Quaresimale e compagni sanno quanto sia importante la gara.

Antonio Villani (Tratto da La gazzetta del Mezzogiorno)

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