Pasquale Suppa è un allenatore vincente. Il tecnico in seconda che affianca Vincenzo Feola sulla panchina dell’Audace Cerignola ha sempre vinto ogni volta che ha sostituito lo stesso Feola sulla panca ofantina: due vittorie su due per il tecnico di Durazzano (Benevento) in questa stagione. “Si, ma mi attengo alle direttive del mister”, ammette umilmente un uomo, un ex calciatore che nel suo passato calcistico ha diversi campionati di Serie A e tanti di B oltre a molta C. Con Feola ha un rapporto fraterno da oltre un decennio: dalla Casertana, al Savoia di Torre Annunziata, all’Akragas e al Pomigliano. Nel 2016 Pasquale Suppa è stato anche l’allenatore dell’Afragolese (Serie D). Cerignola ormai è diventata la sua seconda casa. “Ho giocato in tante piazze importanti – racconta Suppa –, ma il calore della gente di Cerignola resta unico per me: davvero qui si mangia pane e pallone. In città durante la settimana non si parla d’altro che della squadra di calcio e ti trovi, facendone parte, catapultato in una bella ed emozionante avventura”. Come Feola non vede l’ora di tornare in campo. “Le classifiche e tutto il resto si fanno sul campo – rilancia Suppa -, credo che prima o poi ritorneremo in campo e che concluderemo questa stagione anche nei mesi estivi”. Cerignola meriterebbe la serie superiore. “Una società ed una proprietà già da categoria superiore – rimarca Suppa – ora lo merita la piazza, la tifoseria che resta una delle più calorose che io abbia mai incontrato”. Un rapporto splendido con i suoi calciatori. “Ognuno ha un programma di lavoro personalizzato per quello che è possibile fare, perché quasi tutti i ragazzi vivono in appartamenti e da diversi giorni è sconsigliato fare attività all’aria aperta. In casa fanno qualche tipo di esercizio, ma siamo consapevoli che non è semplice. Noi comunque ci teniamo sempre in contatto con loro, al telefono oppure via Skype.” Suppa ha iniziato la carriera giocando con la Casertana da centrocampista, con cui esordisce nella terza giornata del campionato di Serie C1 1984-1985, a 17 anni. Nella stagione successiva viene promosso a titolare dal nuovo allenatore Giuseppe Materazzi; rimane in forza alla formazione campana fino al 1992, conquistando la promozione in Serie B nel 1991 e collezionando 220 presenze in rossoblu. Nell’estate 1992, dopo la retrocessione della Casertana, passa al Piacenza, con cui conquista la promozione in Serie A. Esordisce nella massima serie il 29 agosto 1993, nella sconfitta interna contro il Torino, disputando da titolare il primo campionato di Serie A degli emiliani, con cui rimane fino al 1995, vincendo il campionato di Serie B 1994-1995. Poi al Perugia vince il campionato. Con gli umbri ottiene la sua terza promozione in Serie A, poi va al Padova dove disputa tre stagioni (due in Serie B e una in Serie C1). Dal 1999 al 2001 ha giocato nel Palermo ottenendo la promozione in Serie B nell’annata 2000-2001. In quest’annata salta tutto il girone di andata a causa di una dura entrata da parte di un avversario che gli rompe una gamba. Dopo la promozione, in scadenza di contratto si trasferisce per una stagione al Pescara e per due al Chieti, con cui conclude la carriera professionistica nel 2004, ricoprendo anche il ruolo di capitano. Disputa le sue ultime stagioni tra i dilettanti, con Alba Durazzano e Casertana, nel campionato di Serie D 2004-2005, giocando 4 partite.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno del 25-3-20)