Paura di perdere, e poi perdi. Probabilmente è questo il problema di questo Real Siti che non riesce a vincere da oltre due mesi nel campionato di Promozione e resta penultimo in classifica. Anche contro la Fortis Altamura (gara perse in casa per 1-4, nell’ultima di campionato) è stata la stessa cosa. Vantaggio dei foggiani con una rete di De Battista, poi un raddoppio sfiorato sempre dai ragazzi del Real Siti ed il pareggio prima e gli altri gol poi dei murgiani. Da quel momento la squadra del presidente Mario Fiordelisi non ha saputo più reagire e la Fortis Altamura non solo a raddoppiato e triplicato, ma ha anche sbagliato altre nitide palle-gol.

In molti si stanno chiedendo perchè la squadra non ha giocato con quella cattiveria agonistica, vista nella prima parte della gara, per tutta la partita. Problemi di testa, non ci sono dubbi. Una squadra non può trasformarsi più volte in una stessa gara. Il morale è decisamente sotto i tacchi vista la precaria situazione in classifica. Non aprono bocca in casa del Real Siti per spiegare queste metamorfosi. Ma c’è da preparare la seconda parte della stagione che inizierà domenica 7 gennaio: ci sarà il derby con l’Ascoli Satriano. Una partita difficile, sia per l’avversario che per il momento non certo felice per Ferrazzano, Colucci, Papagno, De Battista e Rotondo.

Ma in casa dei Real Siti nessuno si arrende: dirigenza e giocatori sono sicuri che il periodo nero passerà presto. Tempi duri, tempi di vacche magre per la squadra di Fiordelisi che ha collezionato undici sconfitte, un pari e tre vittorie. La sofferenza è perdurante e silenziosa: una convalescenza prevista, messa in preventivo, ma pur sempre fastidiosa. La virtù richiesta è una sola: pazienza. Lo sa il tecnico, che non fa drammi. Ne è ben consapevole l’intero ambiente, che vive con cauta serenità il momento di difficoltà. Colonna, Daddato, Siciliano, Lamacchia e Pipoli devono reagire perchè hanno delle qualità e lo hanno dimostrato in trasferta sui campo difficili.

Va male anche perchè, probabilmente, non si è cinici in avanti e l’inesperienza di alcuni giovani, nei momenti cruciali di tante partite, è costata cara. Ma il gruppo appare sano, lavora sodo durante la settimana. La situazione fa riflettere ma non preoccupare: il campionato è lungo e la classifica è cortissima nella zona bassa. Basterebbero un paio di vittorie. Pugliese, Sansone e Longobardi non dovranno guardare più in faccia a nessuno altrimenti la salvezza diretta diventerà solo un miraggio.

Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)