Difficile tastare ora il polso ad una Virtus San Ferdinando che potrebbe essere in parte tutta nuova negli interpreti. Va ritrovata solidità al più presto.
Il tecnico Di Vincenzo in tal senso ha le idee chiarissime. “Un buon tecnico è colui che fa combaciare il proprio credo con le convinzioni dei giocatori – spiega – il segreto è sapere trasmettere i messaggi giusti. Far percepire come utile per tutti il lavoro che si effettua è il viatico migliore perchè un gruppo di calciatori diventi una buona squadra. Ci lavorerò da subito, è importante che tra me e i ragazzi ci sia empatia, un pensiero unico”. Una squadra muscolare, intelligente, sornione. In una parola: versatile. Il tecnico la vuole così. “Un’idea di come impostare la squadra ce l’ho, ovvio – prosegue – ma non è il modulo quello che conta. Voglio che la squadra sappia interpretare le partite, non esistono dogmi. Da una cosa solo non prescindo: bisogna correre, e tanto. Nel calcio di oggi non ci si può permettere d’aver poco passo”.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)