Sporting Apricena promosso in Seconda categoria dopo il successo nella finalisisma play-off del torneo di Terza categoria sull’Ischitella (2-1 sul campo dei garganici). I frutti del raccolto, finalmente. Copiosi, floridi. Il tecnico Nicola Di Lullo sorride al suo Sporting ‘pazzo’.
Stavolta non sono solo sensazioni: per le mani ha i ritrovati di tanta semina. Quelli che voleva, dopo mesi di lavoro. Il tecnico dello Sporting Apricena ha attraversato le stagioni assieme ai suoi ragazzi, coltivandoli con l’ambizione e la pazienza di chi, in cuor suo, sa che presto la maturazione definitiva sarebbe arrivata presto. E quella crescita tanta attesa da parte di Giuseppe Arnese, Angelo Battista, Ivan Cursio, Luca Menicozzo, Michele Lupardi e Alessio Gaggiano è giunta a compimento.
Lo ha detto il campo, lo hanno detto i numeri. Di Lullo sorride, come un padre che, osservandolo in silenzio, vede crescere il proprio figlio come vorrebbe. Lo Sporting Apricena è la sua creatura. L’ha fatta sbocciare, curandone il lento processo evolutivo. Giuseppe Stallone, Simone Battista, Nicola Catalano e Antonio Trombetta per compattezza e capacità di interpretare la categoria meritano l apromozione. Di Lullo lo sa, e non lesina parole al miele per i suoi. “Abbiamo dispuntato un gran campionato – commenta il tecnico dell’Apricena -. Con un gruppo così le questioni di gioco, seppur importanti, possono passare in secondo piano. Abbiamo avuto un’identità precisa e questo è quello che conta: interpretando le partite nel modo giusto. Però avremmo potuto vincere prima, un po’ d’amaro in bocca ce l’ho”.
Il tecnico Nicola Di Lullo ne è convinto. Enzo Stoico, Giuseppe Bellotti, Vincenzo Legge e Primiano Villani meritano la categoria superiore. E per Lange, Cursio e Lupardi che sono scesi di categoria per vestire questa maglia un successo che li premia della loro scelta.